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L’anestesia gassosa, o più correttamente inalatoria, viene ormai considerata universalmente anche in campo veterinario una delle tecniche più sicure per il mantenimento dell’anestesia generale nel cane, nel gatto e nei nuovi animali da compagnia.

Cos’è l’anestesia gassosa?

Si tratta della somministrazione, a livello dell’apparato respiratorio del paziente, di vapori di anestetici volatili (cosiddetti alogenati: isofluorano, sevoflouorano, ecc.) miscelati ad ossigeno.

Come avviene?

Nel cane e nel gatto la somministrazione viene effettuata, pressoché sempre, attraverso l’intubazione orotracheale.

L’anestetico inalatorio arriva quindi attraverso le vie aeree negli alveoli polmonari e da qui passa nel sangue, attraverso il quale arriva al cervello ed esplica il proprio effetto.

Vantaggi dell’anestesia gassosa

Minor impatto sull’organismo

L’impatto dell’anestesia gassosa sull’organismo è molto meno importante rispetto alle vecchie tecniche di anestesia veterinaria iniettabile (le tecniche moderne di anestesia iniettabile risultano invece parimenti efficaci, sicure e tollerabili).
Questo è particolarmente desiderabile quando si debbano anestetizzare pazienti:

  • pediatrici (cuccioli)
  • geriatrici (soggetti anziani)
  • con patologie sistemiche (malattie croniche o comunque invalidanti)
  • critici (come quelli che potrebbero arrivare in condizioni di emergenza)

Nell’anestesia inalatoria l’assunzione e l’eliminazione dell’anestetico inalatorio si realizza, in gran parte, attraverso la respirazione.

Nell’anestesia iniettabile lo smaltimento avviene per intervento di fegato e rene.

Miglior maneggevolezza e risveglio più veloce

Il risvolto pratico più importante, responsabile della sicurezza, dell’affidabilità e della maneggevolezza della tecnica, è che modificando la quantità di anestetico respirato si riesce, in maniera precisa, a variare velocemente la profondità dell’anestesia.
Quando si interrompe la somministrazione, si ha un risveglio pronto e veloce, di solito in 15-20 minuti.

Negli interventi di routine, per esempio, dopo una mezz’ora troviamo il nostro animale in piedi nel ricovero, perfettamente cosciente ed in grado di deambulare, che ci scodinzola o fa le fusa e che magari ha addirittura già appetito.